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  • Manuela Pintore

L’ETEROCROMIA NEL CANE


La parola ‘Iride’ deriva dal latino ‘Iris’, che significa arcobaleno. L’iride è una membrana che ha funzione di diaframma, costituita da tessuto pigmentato che conferisce colore agli occhi, variabile da soggetto a soggetto. Alcuni cani hanno la particolarità di presentare iridi di colore diverso. Questa particolare caratteristica si chiama ETEROCROMIA.


Esistono tre tipi di eterocromia: completa, parziale e centrale. L’eteronomia completa si ha quando gli occhi sono di due colori diversi. L’eteronomia parziale (o settoriale) si manifesta quando una parte di uno stesso occhio è di un colore diverso. L’eteronomia centrale si ha quando la diversità di colore si irradia in forma circolare lungo tutta l’iride, dando origine ad un suggestivo effetto a raggiera in uno o in entrambi gli occhi.


Il colore degli occhi è determinato dal corredo genetico di ciascun cane, pertanto l’eterocromia può essere una condizione fisiologica congenita, cioè presente normalmente fin dalla nascita. Se il cane presenta gli occhi di due colori differenti da quando è nato, la causa è quasi sicuramente genetica. La causa di questa anomalia è la diversa distribuzione di melanina nell’iride, che determina il colore degli occhi. Una maggiore concentrazione di melanina da luogo a una colorazione dell’iride più scura, nera o marrone, mentre una minore concentrazione comporta occhi di colore chiaro, verdi o blu.


Quando i due occhi contengono diverse quantità di melanina si manifesta appunto l’eterocromia completa, cioè il cane mostra occhi di colori diversi. Le combinazioni più comuni si manifestano con un occhio marrone e l’altro blu o bianco (totale assenza di melanina in un occhio, il quale non avrà quindi l’iride colorata).


In alcune razze questa anomalia si presenta con maggior frequenza: Pastore Australiano, Siberian Husky, Foxhounds Americani, Alaskan Malamute, Catahoula Leopard Dogs e Chihuahua, Alano Arlecchino, Dalmata e Shih Tzu hanno maggiori probabilità di presentare eterocromia. Oltre ad essere tipica di alcune razze, l’eterocromia è spesso correlata ad alcuni tipi di mantello come ad esempio il pelo bianco e il merle.


L’eterocromia genetica non causa disturbi visivi, è solo un’anomalia “estetica” e nella maggior parte dei casi, non è indicativa di una diversa malattia. Solo nei Dalmata, avere occhi di colore diverso (uno marrone e l’altro blu) è spesso un’alterazione che si accompagna a problemi di sordità.


Nei rari casi di eterocromia acquisita (il cane non è nato così ma a un certo punto ha cambiato il colore di un’iride), invece la variazione cromatica può essere spia di alcune patologie o di una lesione all’occhio che causano le colorazioni differenti degli occhi. L’eterocromia è stata collegata, ad esempio, a disturbi oculari come la cataratta, il glaucoma, la displasia della retina, il nervo ottico sottosviluppato e malattie gravi che causano alterazioni nella produzione della melanina. Può verificarsi anche dopo un infortunio o un’infiammazione.


Anche l’uso di alcuni colliri è stato collegato alla decolorazione dell’iride. In tutti questi casi è importante far visitare il cane da un oftalmologo veterinario.

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